Capitale del Brasile per molti anni, Rio de Janeiro ha rappresentato a lungo un terreno in cui sono prolificati progetti architettonici che rispondevano a principi di bellezza, funzionalità e sperimentazione. Disseminata di splendidi palazzi che spesso fra loro per eleganza, la città odierna presenta un ampio spettro di stili risalenti a un period“ che va dal XVII al XX secolo.
Nel centro di Rio si conservano alcune testimonianze di epoca coloniale. Tra le più signi Ecative ricordiamo le chiese costruite dai gesuiti nel XVII secolo, tra cui il bel Convento di Santo Antonio e il Mosteiro de Bento , entrambi del periodo barocco. Le 30 decorazioni degli interni, che sembrano quasi grondare oro, sono ben lontane dal rigore dalla misura che avrebbero caratterizzato in seguito l’architettura brasiliana.
La missione artistica (un gruppo di artisti e architetti scelti per portare nuova vita alla città) che giunse dalla Francia al principio del XIX secolo introdusse in Brasile un concetto di estetiq completamente nuovo. Il neoclassicismo divenne lo stile ufficiale dell’impero, oltre che materia di studio presso la neonata accademia Imperiale. Le costruzioni dell’epoca erano grandiose e monumentali dominate da elementi classici come alte colonne e vaste cupole tra i numerosi edifici degni di nota risalenti all‘inizio dell’Ottocento ricordiamo l’Institute Nacional de Belas Artes, il Theatro Municipal e la Casa Franca-Brasil considerata l’opera più rappresentativa dell’architettura di quegli anni. Fra i tratti peculiari della Cm figurano il suo allineamento con i punti cardinali, il grande spazio interno a forma di croce e la cupola monumentale.
La tendenza a ispirarsi ai modelli del passato segnò anche la produzione architettonica tardoottocentesca, come dimostrano edifici quali il Real Gabinete Portugues de Leitura: ultimata nel 1887, questo palazzo fu realizzato in stile manuelino (sviluppato in Portogallo all’inizio del XVI secolo), ravvisabile soprattutto nella facciata gotica e nel rilievo dato alla struttura metallica.
Va ricordato il Palacio Monroe (1906), riproduzione di una sontuosa costruzione neoclassica edificata, Saint Louis in occasione dell’ESposizione Universale del 1904. Sorgeva in Praga Floriano e 05pitò la cados Deputados (Camera dei Deputati), ma fu abbattuto nel 1976, caso purtroppo non unico, sull’onda della furiosa ‘riurbanizzazione’ cui fu sottoposta in quegli anni la città.
Le costruzioni dei primi del Novecento furono presentate al mondo tramite l’Esposizione Universale che si tenne a Rio nel 1922. In quell’occasione la città esibì i suoi capolavori d’architettura neocoloniale e la sua progettazione urbanistica, guadagnandosi la fama di città più moderna del Brasile. Un altro evento importante degli anni ’20 fu l’inaugurazione del Copacabana Palace, il primo albergo di lusso del Sud America la sua apertura avrebbe portato a un rapido sviluppo delle aree adiacenti alle spiagge.
Gli edifici sorti a Rio negli anni ’30 rivelano l’influenza delle correnti europee dell’architettura moderna, che ebbero un notevole impatto sui progetti di trasformazione urbanistica attuati nella città. Lo stile modernista si sviluppò di pari passo con l’ascesa al potere del presidente Vargas, il quale volle lasciare la propria impronta tramite la costruzione di ministeri, camere ufficiali e altre sedi di governo. Apoteosi dello stile modernista brasiliano è il palazzo del Ministero per la Salute e l’Istruzione, uno degli edifici pubblici più importanti di Rio nonché una delle poche opere progettate per la città dall’architetto francese Le Corbusier con la collaborazione di alcuni giovani architetti brasiliani. (Un altro progetto che rivela l’influenza di Le Corbusier è l’Aeroporto Santos Dumont, che fu portato a termine nel 1937.)
Gli anni ’30 segnarono anche il trionfo dell’art déco, caratterizzato dall’uso di forme geometriche ed essenziali e dall’abbondanza di decorazioni; sono particolarmente rappresentative di questo stile la stazione ferroviaria centrale e la statua del Cristo Redentor sul Corcovado,
Tra gli architetti che lavorarono come assistenti di Le Corbusiervi fu anche il giovane Oscar Niemeyer, destinato a diventare un nome di fama internazionale. Dopo gli esordi nello studio di Lucio Costa ai tempi della collaborazione con Le Corbusier, Niemeyer si fece pioniere in Brasile, insieme a Costa, delle avanguardie europee e iniluenzò l’architettura carioca per i successivi 50 anni. Insieme, Costa e Niemeyer firmarono molti progetti da cui nacquero alcuni degli edifici più rappresentativi del Brasile.
A Rio, Niemeyer e Costa abbandonarono il neoclassico a favore dello stile funzionale, caratterizzato da un largo uso dell’acciaio e del vetro e dall’assenza di decorazioni. ll Museu de Arte Moderna (inaugurato nel 1958, p83) e la Catedral Metropolitana (iniziata nel 1964) sono emblematici di questo stile. Va ricordato anche il Museu de Arte Contemporanea che si trova a Niteròi, presso Rio de ]aneiro, progettato da Niemeyer e considerato uno dei più affascinanti edifici del nostro tempo. La sua forma fluida ele sue curve delicate fanno pensare a un Bore appena sbocciato (anche se c’è chi associa la sagoma a quella di una navicella spaziale). La costruzione valorizza la bellezza del paesaggio circostante e offre spettacolari vedute di Rio.
Per oltre un cinquantennio Niemeyer ha firmato progetti innovativi, dando vita a opere che la critica ha definito dotate d’armonia, grazia ed eleganza insieme a Le Corbusier: ad altri architetti ha collaborato al progetto del quartier generale dell’ONU a New York, palazzo che fu completato nel 1953. A 102 anni compiuti, Niemeyer non accenna a rallentare l’ama vità e continua a frequentare il suo ufficio di Copacabana. (Per inciso, nel 1964 fu costretto all’esilio & causa della sua adesione al partito comunista, con cui peraltro mantiene contatti ancora oggi).
Fra le più recenti opere edilizie realizzate a Rio segnaliamo l’Hotel Fasano, il primo progetto ideato per il Brasile da Philippe Starck. Inaugurato nel 2007, il modernissimo albergo presenta un’elegante combinazione di legno, vetro e acciaio, ispirata allo stile in voga tra gli armi ’50 e ’60, l’epoca d’oro di Rio. Non mancano elementi originali creati da Starck, quali specchi dalle forme sinuose e un massiccio tronco di legno lungo 5 m che funge da banca della reception! Va menzionata anche la futuristica Cidade de Musica (Città della Musica) costruita a Barra da Tijuca, una sala concerti da 1800 posti, ultimata ma non ancora in funzionamento all’epoca della stesura di questa guida destinata ad accogliere la nuova sede dell’Orchestra Sinfonica del Brasile, è stata progettata dall’architetto Christian de Portzamparc, già vincitore del pronto Pritzker, ed è costata la bellezza di 518 milioni di dollari.
Estratto di architettura estratto dal libro “Rio de janeiro guida della citta lonely planet edt”